Da oltre un anno avevano sospeso la propria corrispondenza epistolare per avere smarrito i
rispettivi indirizzi, ma grazie ad Internet hanno ripristinato i contatti.
È successo allo scultore Giovanni Cilio ed ai suoi parenti americani, che
hanno potuto così rassicurarsi sulle condizioni di salute. Nel corso delle operazioni di
trasloco da Firenze l'artista, infatti, non aveva più trovato il recapito della sorella
Vincenzina, che vive a Chicago, e per una singolare coincidenza lo stesso era accaduto
alla congiunta. I dubbi più angosciosi stavano già affollando nella mente dei due
anziani (95 e 86 anni la loro età, ndr), quando la nipote Mary Perchak, navigando sulla
"rete delle reti" ha letto su Acate on Line "infocitta", l'appello dello scultore alle Autorità
della Provincia per salvare dal degrado il Monumento all'Unità d'Italia di Ragusa.
La donna non ha perso tempo: ha contattato il responsabile del sito e ha
chiesto notizie sulla salute dello zio nonché l'eventuale recapito. Cilio, convalescente
dopo una brutta caduta, che è ospite assieme all'altra sorella Nunziata, di 89 anni,
presso una casa di riposo di contrada Pianetti, in questi giorni ha risposto ai familiari:
"Quando mi hanno consegnato un foglio di posta elettronica firmato da mia nipote mi
sono commosso. Sarebbe stato difficilissimo per me rimettermi in contatto con loro. Ora,
con questo mezzo, potremmo scambiarci notizie più frequentemente". Nei mesi scorsi
lo scultore ha maturato la decisione di donare tutta la propria produzione al Comune di
Acate, a condizione che nel castello dei Principi di Biscari sia realizzata una sala
mostra intitolata a lui stesso e alla sorella Nunziata.