Acate, lo scultore Giovanni Cilio fa appello al Sindaco ed al Presidente della Provincia Pagina precedente

Foto InfocittàIl Monumento all'Unità d'Italia (ora ai Caduti di tutte le guerre) che sorge di fronte alla stazione ferroviaria di Ragusa, secondo il suo autore, lo scultore di Acate Giovanni Cilio, avrebbe bisogno di urgenti restauri. Cilio, ospite di una casa di riposo del capoluogo, dopo avere lasciato definitivamente Firenze, dove ha vissuto e lavorato intensamente per oltre mezzo secolo, ha trovato la sua opera in uno stato pietoso: "I tondini di ferro arrugginiti sono allo scoperto -spiega- e gli smalti in rame ed argento sono deteriorati.
  Le cime degli alberi, inoltre, lo stanno seminascondendo e i rifiuti tutto attorno fanno capolino. Mi appello al Sindaco ed al Presidente della Provincia -conclude Cilio- affinché impediscano urgentemente la rovina del Monumento". Eretto su iniziativa della Federazione Provinciale Combattenti e Reduci e con la partecipazione di Enti pubblici e privati, si compone di un alto obelisco in cemento e di tre grandi rilievi in pietra lavica che rappresentano l'Unità, la Libertà e l'Anelito di Pace.
  Cilio vinse l'apposito Concorso bandito nel 1960, ma l'opera poté essere inaugurata soltanto il 24 maggio 1969. Recentemente l'artista ha donato tutta la sua produzione al Comune di Acate, a condizione che nel Castello dei Biscari, una volta restaurato, siano istituite due sale-museo dedicate a lui stesso e alla sorella Nunziata.


Emanuele Ferrera

Acate, 04-08-2000

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