Acate, per la festa del Patrono
una processione di "denuncia"
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foto infocittàEra dal tempo della traslazione delle spoglie di S. Vincenzo Martire, dalla Matrice alla sua chiesa annessa al castello dei Principi di Biscari, che non si vedeva tanta folla per una processione.
Tutta la Comunità acatese ha voluto partecipare, domenica, alla fiaccolata che accompagnando l'uscita del simulacro del Patrono S. Biagio, ha voluto richiamare l'attenzione delle Autorità competenti sui "lavori dimenticati" della chiesa Madre.
"È stata una risposta forte e civile al silenzio della burocrazia -dice il parroco Don Rosario Di Martino- ho notato sincera commozione nei volti dei fedeli, che hanno manifestato tutta la disponibilità possibile ad intraprendere ogni iniziativa che consenta di riaprire il portone della Matrice".
Ma che cosa sarà possibile fare concretamente a riflettori spenti? "Penso che il primo passo sia quello di contattare i tecnici acatesi per stendere, collegialmente, una relazione sull'effettiva pericolosità della struttura. Ma occorre far presto perché con le prime piogge i rischi di crolli aumenteranno".

L'ultima festa di S. Biagio del millennio ha segnato anche il ripristino di un'antica tradizione che era andata perduta: la "Cena" in piazza Libertà. Con il suo ricavato e le generose offerte dei devoti del Martire di Sebaste, tutte le spese sostenute sono state abbondantemente coperte.


Emanuele Ferrera

Acate,  13-10-1999

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