Acate, la Giunta consegnerà
domenica 16 una targa a Riccardo D'Amanti |
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Una
festa tutta per lui. L'amministrazione comunale ha pensato di dedicare domenica 16 giugno
una serata a Riccardo D'Amanti, lo studente del Liceo Classico di Vittoria che lo scorso
mese ha vinto due prestigiose gare di traduzione dal latino e dal greco, ad Arpino e a
Udine.
"Abbiamo pensato - spiega il sindaco Maria Battaglia - che questo sia
il modo migliore per tributare la riconoscenza dell'intera comunità ad un giovane di
straordinarie qualità, che ha fatto conoscere il nome di Acate in Italia e
all'Estero". Si tratterà dell'ennesima "gratificazione" per D'Amanti, che
nei giorni scorsi è stato pure ricevuto dal Prefetto e dal Provveditore agli Studi e che
quanto prima sarà presentato anche al Vescovo.
Che effetto ti fa sentirti una sorta di "rara avis"?
"All'inizio mi sentivo un po' frastornato, poi ho cominciato a farci l'abitudine. La
sensazione è piacevolissima". Ti dà fastidio se qualcuno pensa che tu possa essere
un "secchione"?
"Dall'esterno mi immaginano sempre chinato sui libri, ma in realtà
sono un ragazzo come tanti altri, che possiede una straordinaria passione per le
traduzioni e tanti altri interessi: fare shopping, andare al cinema". "In cauda
venenum": ti riconosci in questo motto latino? "In parte sì, perché, pur
ritenendomi sensibile e generoso, spesso non credo tanto negli altri". Quali
suggerimenti daresti al ministro Moratti per diffondere l'amore per il latino?
"Intanto proporrei di studiarne la grammatica alla scuola media; lo farei, inoltre,
approfondire al Ginnasio e riserverei tutto lo studio della letteratura al Liceo". E
al prossimo esame di stato quale autore faresti scegliere? "Sempre e solo Cicerone.
Riserverei Tacito soltanto ai traduttori di professione". Quello che in pratica
vorresti fare nella vita? "Con la conclusione degli studi superiori terminano anche
le mie partecipazioni ai Certamina. Mi iscriverò a Lettere Classiche nella culla della
latinità, con l'obiettivo di rimanere a coltivare la mia passione all'interno degli
Atenei".
Così parlò Riccardo D'Amanti il ragazzo acatese che si esprime meglio in
latino che in italiano.
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