E' stata una protesta per pochi intimi quella organizzata ieri dal comitato spontaneo
contro il ripetitore di telefonia installato in contrada Baucino, a poche decine di metri
da abitazioni civili e attivitā artigianali. Le due donne che avevano lanciato
l'iniziativa sono state lasciate praticamente sole da coloro che avevano firmato la
petizione e si sono limitate ad un sit-in, in compagnia del sindaco Battaglia, di alcuni
assessori e pochi altri davanti all'impianto della Wind.
"Non hanno capito - dice la signora Giuseppina Giglio - che il problema
delle onde elettromagnetiche non interessa soltanto noi residenti della zona. I danni che
esse potrebbero causare alla salute si vedranno fra alcuni anni, per questo chiediamo che
l'antenna sia spostata ad almeno tre chilometri da centro abitato". Il fallimento
della manifestazione ha acuito la loro rabbia: "Noi non ci fermeremo - aggiunge Maria
Rosa Cutello, che si preoccupa per il figlio di tredici anni ancora in cura per un coma da
incidente stradale -; attendiamo che il sindaco di Vittoria mantenga la promessa di
revocare l'autorizzazione. Lo sbaglio č stato suo, dal momento che non si č preoccupato
di verificare a quale distanza si trovano le nostre case dal terreno provato".
In veste non ufficiale si č presentato in contrada Baucino anche il
presidente del Consiglio comunale, Enzo Longo: "Ho l'impressione di stare assistendo
a una farsa. Non mi aspettavo un regalo del genere dall'amministrazione di Vittoria, che
tutela i cittadini di Scoglitti e penalizza quelli di Acate. Spero che l'onorevole Aiello
ammetta l'errore madornale e cerchi di rimediare".
Assenti perchč non invitati e non coinvolti dal sindaco Battaglia
nella questione, i partiti della Casa delle Libertā che hanno diffuso un pepato documento
di accusa nei confronti dei due sindaci di centrosinistra: quello di Acate avrebbe ordito
"la solita beffa", il collega di Vittoria non si sarebbe preoccupato degli
interessi degli acatesi, che pur l'hanno sempre colmato di voti.