Acate, si riaccendono, le speranze di
riapertura al culto della chiesa Madre |
|
A dieci anni esatti dal terremoto di S. Lucia che la lesionò gravemente, si riaccendono,
per i fedeli ed il parroco di Acate, le speranze di riapertura al culto della chiesa
Madre.
L'assessore ai Beni Culturali ed Ambientali, Fabio Granata, ha comunicato,
infatti, al vice coordinatore regionale di An, Saverio La Grua, l'emissione del decreto di
finanziamento del progetto di restauro e consolidamento.
"Si tratta - dichiara l'on. La Grua - di un primo stanziamento di
quattrocento milioni per eseguire i lavori indispensabili ad assicurare un'adeguata
conservazione del monumento". Sarà la Soprintendenza a stabilire in quali tempi e
come meglio utilizzare la somma, ma appare chiaro che è necessario un contributo ben più
sostanzioso (oltre due miliardi, ndr) per ridare agli acatesi la chiesa dedicata a S.
Nicolò di Bari.
Per il parroco Don Rosario Di Martino, dopo tante promesse, finalmente una
certezza: "Anche se insufficienti - afferma - sono almeno fondi che nessuno potrà
dirottare altrove. Auspico che non si continui a perdere altro tempo perché il degrado
della struttura aumenta paurosamente di giorno in giorno".
Il pericolo di un rovinoso crollo, anche se parziale, è, insomma, sempre
incombente. Lesioni e crepe sono evidentissime e le infiltrazioni di acqua piovana
aumentano il rischio di cedimenti dalle conseguenze imprevedibili.
Emanuele Ferrera
Acate, 17-12-2000 |
|
|
|
|