Colpo grosso di un coppia di rapinatori ai danni di un'azienda locale che si occupa di
lavorazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli. E' di ben trentancinque
milioni il bottino della rapina messa a segno nel primo pomeriggio di ieri nel magazzino
dei fratelli Puccia di contrada "Costa Gatta", alla periferia del centro abitato
di Acate.
Erano passate da poco le 15 quando la segreteria L. M., che stava rientrando
sul posto di lavoro dopo la pausa per il pranzo, è stata aggredita da due giovani a volto
scoperto e senz'armi. La donna, che era appena scesa dalla propria autovettura, non ha
avuto nemmeno il tempo di abbozzare una reazione o chiamare aiuto. I due si sono
impossessati della sua cartella contenente oltre al denaro, documenti personali e la
tessera Bancomat, quindi si sono dati alla fuga, sgommando, a bordo di una Fiat Uno.
Scattato l'allarme, sulle tracce dei rapinatori si mettevano immediatamente
gli agenti della Polizia di Stato di Vittoria e a qualche chilometro di distanza, sulla
provinciale che collega Acate alla Statale 115, veniva rinvenuta l'automobile usata dai
malviventi. Degli audaci rapinatori, che evidentemente erano stati caricati dai complici
su un altro mezzo, però, nessuna traccia.
Gli inquirenti sospettano che i due abbiano seguito le mosse della
dipendente dell'azienda fin dal prelievo effettuato in precedenza presso il Banco di
Sicilia. La "Lusiana", così si chiama l'azienda dei fratelli Puccia, che ha
rapporti commerciali con tutto il mondo, dà lavoro a circa settanta braccianti agricoli.
Gli inquirenti sospettano che a facilitare il colpo di ieri pomeriggio sia stato un
"basista" locale.