Presa di posizione dei Volontari del Soccorso si Acate sul servizio 118 Pagina precedente

  Il Gruppo dei Volontari del Soccorso della Croce Rossa Italiana, dopo quanto accaduto domenica 8 ottobre, scorsa durante i festeggiamenti in onore del patrono S. Biagio, ha voluto richiamare con un documento pubblico l'attenzione dei cittadini sulle chiamate di primo soccorso.
  Un fedele durante la celebrazione della S. Messa nella chiesa di S. Vincenzo accusa un malore, ma i devoti non riescono a spiegarsi per quale motivo i volontari, che hanno la sede a cento metri non intervengono. L'uomo, che poi fortunatamente si riprende, deve aspettare poco più di un quarto d'ora prima di essere caricato sull'ambulanza proveniente da Vittoria.
  Qualche cittadino, però, non si arrende all'evidenza. "Proprio per sgombrare il campo da ogni gratuita illazione - dice Franco Zambuto - abbiamo sentito il dovere d'intervenire sulla delicata materia. Non tutti sanno che in caso d'incidente l'unica struttura autorizzata ad intervenire è il 118. Mezzi diversi possono prestare la loro opera solo se autorizzati, pertanto, può verificarsi che il nostro Gruppo effettui soccorsi a Mazzarrone, S. Pietro e non ad un tiro di schioppo dalla propria postazione".
   Ad accrescere il "rammarico" dei volontari un altro particolare: "Acate aggiunge Franco Zambuto - è l'unico comune della provincia di Ragusa privo di una postazione fissa di 118 nonostante disponga di un'ambulanza funzionante ed un equipaggio non retribuito". L'anomalia è stata evidenziata dalla Federazione di Centro, che si è rivolta all'amministrazione comunale e al direttore generale dell'Usl 7 Francesco Viscuso.


Emanuele Ferrera

Acate, 24-10-2000

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