Si fa sempre più duro in Consiglio comunale lo scontro fra l'ex maggioranza dell'Ulivo ed
i due gruppi centristi, la "Federazione" e "Acate 2000". Ieri sera la
riunione convocata dal presidente Claudio Ravalli per discutere l'istituzione
dell'art.28/bis dello Statuto, è stata brevissima, perché i sette consiglieri capitanati
da Monello e Cantale hanno abbandonato l'aula dopo la lettura di un documento di protesta:
"Contestiamo - hanno detto - l'atteggiamento antidemocratico del presidente che ci ha
riuniti senza interpellare i capigruppo.
Siamo costretti ad adottare questa decisione perché per i Ds ed i loro
compagni di avventura la democrazia è valida soltanto quando sono all'opposizione. Il
presidente Ravalli non è in grado di svolgere il proprio compito istituzionale e va
rimosso". La "mossa" era nell'aria ma ha sorpreso ugualmente l'interessato:
"Un atteggiamento puerile - si difende Ravalli - perché non ho fatto altro che
applicare alla lettera il regolamento che loro stessi non hanno voluto modificare nella
precedente seduta. Mi spiego meglio, non ho coinvolto i capigruppo perché non previsto da
quello attuale. In quanto alle accuse di antidemocraticità le respingo ai
mittenti.". A questo punto la situazione politica ad Acate diventa davvero calda, con
un presidente del Consiglio che si sente accerchiato (i numeri non sono dalla sua parte)
ed una maggioranza intenzionata a premere per la rimozione. Il sindaco Maria Battaglia,
intanto, non ha concesso all'ex primo cittadino Giovanni Caruso l'autorizzazione a tenere
il comizio di stasera in corso Indipendenza. Dovrà parlare in piazza Matteotti.