Ai "ferri corti" il sindaco Maria Battaglia e l'ex suo vice Pietro Bellomo.
Quest'ultimo, da quando è passato sull'altra sponda con i due consiglieri di "Acate
2000" Giuseppe Monello e Paolo Ventura, conduce un'instancabile attività
d'opposizione contro la Giunta di centrosinistra. Interrogazioni, volantini e qualche
comizio. Proprio quello di domenica (il secondo dopo il primo del mese di giugno, ndr)
tenuto assieme al capogruppo Monello davanti alla sede di corso Indipendenza e seguito da
tantissimi cittadini, avrà probabilmente risvolti giudiziari. A Bellomo, infatti, il
sindaco Battaglia ha fatto pervenire una diffida per la mancata autorizzazione del
questore, "per il luogo ove il comizio è stato effettuato e per il supporto del
Comando di Polizia Municipale" (ordine pubblico e viabilità). Il primo cittadino ha
rammentato, inoltre, che i comizi sono autorizzati, per iscritto, soltanto in piazza
Matteotti e ai Quattro Canti.
La reazione dell'ex vicesindaco non si è fatta attendere: "Si
tratta del terzo autogol della signora Battaglia - replica Bellomo -. Il riferimento al
Regio Decreto del 1931 denota la sua antidemocraticità e un tantino d'ignoranza in quanto
Ella salta a piè pari l'art. 17 della Costituzione". Il fondatore di "Acate
2000" le lancia anche una sfida: "Mi mostri il primo cittadino una sola
autorizzazione scritta rilasciata negli ultimi quarant'anni ed io mi autodenuncerò. In
caso contrario - aggiunge - sarò io denunciarla per abuso d'ufficio e prevaricazione. Non
esistono poi ad Acate ordinanze che indicano i luoghi di svolgimento dei comizi, ma
regolamenti che disciplinano le campagne elettorali".
Intanto anche il presidente della Federazione di Centro, Giovanni
Caruso, ha chiesto di poter parlare domenica nello stesso tratto di corso Indipendenza. È
qui, infatti, che si registra la maggiore concentrazione di gente nelle serate festive. I
comizi ai Quattro Canti non hanno più grande partecipazione di pubblico.