Alcune considerazioni sul libro "Biscari,
Primo 900"
L'ex vicepresidente della Regione Piemonte, Antonino Masaracchio, di
Alleanza Nazionale, ci ha fatto pervenire alcune sue considerazioni sul libro
"Biscari, Primo '900", del professore Piero Occhipinti, nel quale l'autore si
sofferma ampiamente sulla figura del nonno, Antonino Masaracchio, all'epoca medico
condotto del paese. |
|
"Lo
scritto dell'Occhipinti va oltre la cronistoria, scadendo in giudizi ingiuriosi e
irridenti, talora diffamatori, verso amministratori, professionisti, dipendenti comunali
di ogni ordine e grado, associazioni di categoria. La stessa povera gente del tempo, a
parer Suo, era elemento passivo di lerciume nell'assoluta assenza di igiene e moralità.
Come dire che Biscari dei primi del '900, per l'agiografia romanzesca dell'attuale prof.
Piero Occhipinti, è motivazione ideologica post-ante, al fine di sentenziare faziosamente
sulla storia dell'Italia risorgimentale sino all'avvento del fascismo. Insomma, viva il
socialismo strapaesano del tempo e, quindi, viva il comunismo, in una sorta di miscellanea
sinistrorsa, coinvolgente la figura di Don Sturzo, per dire, guarda caso del Ppi.
Come se Biscari, oggi Acate, fosse stato paese di "lordure e
miserie", di "prepotenze e ingiustizie", di "ricchi e affamati",
di "potentati e schiavi". Altra considerazione negativa è ciò che emerge dalla
stupefacente storiografia dell'Occhipinti a proposito della storia d'Italia e dell'Europa
post-risorgimentale, fino al giudizio su Crispi che viene definito "Caino",
mentre la vicenda di Porta Pia sarebbe "una millanteria savoiarda" e Giolitti
"un pusillanime ed incapace".
Altra amenità, per farla breve, la prima guerra mondiale, voluta da
"quattro scervellati neroni". Quant'altro ci sarebbe da dire! Ma non certo per
difendere la memoria dei tanti "viscarani" vilipesi! Sempre che la cultura abbia
ancora una sua ragione da difendere a mezzo stampa.
Antonino Masaracchio
Abbiamo
pubblicato queste considerazioni delle quali chi le ha scritte si assume pienamente la
responsabilità.
Nel rispetto di quelle che sono le regole dell'informazione e di infocittà,
daremo spazio anche all'autore del libro nel caso volesse controbattere.
|