Primo giorno di scuola, ieri mattina, per la maggioranza dei bambini delle materne
"Agazzi" e "Collodi" allocate dal Comune al plesso "Puglisi"
di via Balilla, ma la protesta dei loro genitori continua ad oltranza. Il Comitato
spontaneo ha ritenuto, infatti, di non privare dell'offerta educativa i piccoli,
verificando direttamente le condizioni in cui le insegnanti svolgono l'attività
didattica. Domenica, a conclusione della prima fase della protesta, intanto, i genitori
hanno montato in piazza Matteotti un gazebo (offrendo palloncini ai bambini), dal quale
hanno inteso richiamare l'attenzione della cittadinanza. In poche ore sono state raccolte
oltre quattrocento firme, che, ora, saranno trasmesse al sindaco, al presidente del
Consiglio, ai capigruppo consiliari, al Prefetto ai due dirigenti scolastici locali, al
Provveditore agli Studi e al Sovrintendente Regionale.
Tanti gli slogans che si potevano leggere su alcuni cartelloni:
"Evitiamo una piccola vittoria dei grandi (politici) e una grande sconfitta dei
piccoli (i bambini) " oppure "no alla commissione burla". La riunione,
convocata dal presidente del Consiglio, Ravalli, e alla quale hanno partecipato il preside
dell'istituto comprensivo "Volta", Amore, la vicaria del Circolo, Morando, ed i
capigruppo di Ulivo, Federazione di Centro e "Acate 2000", non poteva essere
risolutiva: "Preside e vicaria - dichiara Giuseppe Monello - hanno manifestato,
seppure con dei distinguo una certa disponibilità. Non si è fissato, però, un termine
perentorio per ridiscutere la questione: noi auspichiamo che il sindaco riveda la propria
posizione e che i dirigenti scolastici si rendano conto che gli edifici esistenti non
rispecchiano le necessità reali della popolazione di Acate".
La "querelle" del Neghelli, insomma, sembra lontana dalla
conclusione. I partiti che sostengono il sindaco fanno quadrato attorno alla dottoressa
Maria Battaglia: "Approviamo il suo operato e le manifestiamo la nostra solidarietà
per gli attacchi ricevuti", conclude il segretario del Partito Popolare Vincenzo
Migliore.