In piazza per "difendere le esigenze dei nostri bambini". Con questa motivazione
mercoledì mattina i genitori degli alunni delle materne "Collodi" e
"Agazzi" hanno dato vita all'annunciata manifestazione di protesta contro la
scelta dell'amministrazione di ubicare al "Puglisi" sei sezioni. Il folto
corteo, del quale facevano parte gli stessi bambini ed alcuni nonni, dopo un sit-in
davanti al plesso Neghelli (la sede destinata dal Comune ai due moduli elementari
dell'istituto comprensivo, ndr), ha raggiunto piazza Libertà. Qui una delegazione ha
esposto ancora una volta le proprie ragioni al sindaco Maria Battaglia, che all'ingresso
del municipio ha mostrato una mappa con i lavori eseguiti al "Neghelli". Lo
"scontro verbale" è stato abbastanza duro ed il sindaco si è meravigliato
della presenza dei bambini: " Era meglio lasciarli a scuola!", ha detto.
"Li lasceremo quando a loro disposizione e degli insegnanti saranno forniti locali
idonei e sicuri" è stata la pronta risposta di Franca Lauria a nome del Comitato.
I genitori hanno tenuto a precisare un altro aspetto della questione:
"Nessuno ci ha strumentalizzato - ha aggiunto la mamma - e non permettiamo di essere
definiti dei disinformati allo sbaraglio". Pochissimi i genitori che hanno mandato i
propri figli a scuola. Fra questi Salvatore Tavolino: "Questa manifestazione mi
stupisce. Il Consiglio comunale ha incaricato una commissione di trovare una soluzione che
possa mettere d'accordo tutti, perché si è speculato, invece, sulla testa dei
bambini?".
Difficile prevedere come andrà a finire. "Aspetteremo l'esito
dell'incontro della Commissione con i due dirigenti scolastici - conclude Franca Lauria -
dopodiché valuteremo ulteriori iniziative clamorose. In quel luogo non ci sono le
condizioni per una normale attività didattica. Di certo fino a venerdì terremo a casa i
nostri figli".
Il Circolo "Acate 2000", infine, ha inviato una lettera al
Provveditore agli Studi in cui racconta per filo e per segno il presunto
"giallo" del plesso Neghelli. "Che cos'è successo, si chiede al sindaco,
nelle 24 ore dal 30 agosto al 1 settembre?".