Acate, litigano per motivi familiari.
Dodici coltellate all'ex "consuocero"
Il tentato omicidio è avvenuto in piazza al culmine di un'animata discussione Vincenzo Palmeri è in prognosi riservata. In manette i due fratelli Farruggio
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  Si erano dati appuntamento in piazza, davanti a un bar, per chiarire una delicata questione familiare. Hanno iniziato a discutere, poi gli animi si sono scaldati e dalle parole si è presto passati alle vie di fatto. Nella colluttazione sono spuntati fuori una pistola, un coltello e un bastone.
  E il bilancio della lite parla di un uomo in gravissime condizioni, ricoverato in ospedale in prognosi riservata, e di un altro ferito lievemente. E' accaduto venerdì sera ad Acate.
  Sono da poco passate le 20:30. Carmelo Farruggia, 40 anni, si reca in piazza per incontrare Vincenzo Palmeri, 58 anni. Oggetto della discussione, i dissapori familiari tra la nipote di Farruggio, Vanessa, e il convivente, Angelo Palmeri, figlio di Vincenzo. A quanto pare, i due giovani si sono appena lasciati, e il ragazzo vuole tenere con sé le due bambine nate dall'unione con Vanessa. La questione è seria, e dunque va tentata una mediazione: i due parlano animatamente, "guardati a vista" dal padre di Vanessa, Santo, che rimane in disparte. Gli animi sono esasperati, la discussione sta per degenerare. A un certo punto - secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti - Santo Farruggia ritiene di dover intervenire e, presa la pistola che tiene in auto, si avvicina ai due. E' lì che Vincenzo Palmeri afferra un bastone e colpisce il "consuocero", che però estrae un coltello e restituisce immediatamente l'offesa.
  Palmeri, ferito da almeno dodici fendenti, di cui alcuni allo stomaco, si accascia sull'asfalto, e con lui anche Santo Farruggia. I due perdono molto sangue, e vengono trasportati in ospedale a Vittoria. Palmeri viene ricoverato in prognosi riservata: le sue condizioni appaiono molto gravi, e l'uomo viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
  Santo Farruggio, invece, se la caverà in dieci giorni. Intanto una telefonata anonima ha allertato i carabinieri. L'episodio viene ricostruito grazie alle dichiarazioni dei protagonisti e dei testimoni. Attorno ai polsi di Carmelo e Santo Farruggia scattano le manette: il primo viene arrestato, il secondo è attualmente piantonato al "Guzzardi". Per entrambi l'accusa è di tentato omicidio, lesioni gravi, minacce e porto abusivo di arma.


Giannella Iucolano
Rassegna stampa dal Giornale di Sicilia
Acate, 11-08-2000

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