Lo chiamano orgogliosamente Santuario ed č divenuto davvero, a poco pių di un anno
dall'inaugurazione, una meta obbligata per i devoti di Padre Pio, i villeggianti di Marina
d'Acate e quanti vi transitano tutto l'anno per lavoro.
Alcuni cittadini, fra cui l'imprenditore Carmelo Longo, sono riusciti a
realizzare prima dell'apposito Comitato che sta raccogliendo fondi per erigere una statua
in Largo Trapani un grazioso tempietto. Ad un paio di chilometri dalla frazione balneare,
lungo la strada che conduce alla foce del fiume Dirillo (il luogo viene conosciuto come 'o
pitrolio" per via delle ricerche condotte dall'Agip negli Anni Sessanta, ndr), sorge
una cappelletta realizzata con blocchi di tufo e ricoperta da gusci di conchiglie.
A disposizione di coloro che si fermano in raccoglimento anche alcune sedie.
La statua del beato di Pietrelcina s'intravede dalla nicchia, protetta da una robusta
grata. Ai suoi piedi non mancano mai i fiori freschi ed i lumini accesi.
Tutto "parla" di Padre Pio in questo luogo: anche la stradina
dalla quale si accede al mare porta il suo nome. Si sta per raggiungere, intanto, la cifra
necessaria di venti milioni per la sitemazione della statua a grandezza naturale nel
centro abitato di Acate.