Alla
vigilia del Consiglio comunale di stasera che dovrà chiarire molte cose sul futuro della
coalizione di centrosinistra, gli ex alleati del movimento "Acate 2000" chiudono
definitivamente la porta al dialogo additando i Popolari come i veri responsabili della
crisi.
"Se da una parte i Ds - è scritto in un lungo e articolato documento -
hanno rivelato un tantino di lungimiranza politica, cercando di recuperare i rapporti con
altre componenti esseenziali (lo stesso Acate 2000, ndr), dall'altra il Ppi, imperterrito
nella sua azione di killeraggio, dopo avere eliminato il proprio assessore alla Cultura
Maria Giovanna Baglieri, ha progettato di far fuori anche il presidente del Consiglio
comunale Paolo Ravalli".
Secondo il Coordinamento del movimento guidato da Pietro Bellomo lo scopo
sarebbe stato quello di Migliorare o Migliorizzare l'Istituzione (il riferimento è ai tre
esponenti popolari con l'identico cognome: il neo assessore Andrea, il segretario
Vincenzo, il consigliere Salvatore, ndr), ma la manovra è abortita perché è fallito il
ridimensionamento di Acate 2000".
Anche il sindaco Maria Battaglia, esponente del Ppi, è ritenuto
responsabile: "Vorrebbe scaricare sui partiti, compresi i Ds, alcune responsabilità,
ma quest'ultimi, almeno sul piano formale, si sono dissociati dalle sue posizioni. La
perdita di consensi in Consiglio e nel paese e la quasi morte dell'amministrazione
richiederebbero - conclude la presa di posizione di Acate 2000 - un coraggioso atto di
eutanasia politica".