L'amministrazione comunale "insiste" con i progetti di prevenzione della
tossicodipendenza. Dopo i confortanti risultati delle ultime esperienze la Giunta è
tornata alla carica chiedendo all'Assessorato Regionale alla Sanità un finanziamento di
539 milioni per l'anno in corso. Nella relazione che accompagna la domanda del sindaco
Maria Battaglia, curata dal personale dell'Ufficio Servizi Sociali, sono illustrate
dettagliatamente le motivazioni della richiesta.
L'attenta e minuziosa indagine conoscitiva dei funzionari sulla
comunità giovanile acatese (circa 2300 le unità comprese nella fascia d'età che va dai
14 ai 30 anni, ndr) ha fatto emergere come sia in atto una "fuga" dalla
campagna, un tempo valvola di sfogo, senza che si siano create nel frattempo prospettive
d'occupazione in altri settori. Tale situazione - è detto - potrebbe creare le condizioni
per l'insorgere di fenomeni di devianza, non ultimo il ricorso sistematico alle sostanze
stupefacenti da parte di soggetti deboli o non adeguatamente sostenuti dalle famiglie.
Il progetto che è stato iniziato dalla cooperativa
"Pelagia" nel 1994 e proseguito da "Progetto Vita", intende pervenire
anche ad un uso costruttivo del tempo libero ed avvalersi di un apposito Centro giovanile
dotato d'idonee strutture.