Acate, la crisi della giunta Battaglia
I partiti provano a risolvere il rebus
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  Sarà probabilmente un week-end molto "caldo" quello che inizia oggi per la soluzione della crisi politico-amministativa. Stasera terrà un comizio, per Alleanza Nazionale, l'ex sindaco Gaetano Masaracchio, e domani davanti alla sede del "Circolo Acate 2000", il fondatore Pietro Bellomo, che si è dimesso da tutti gli incarichi.
  Nel "calderone" s'inserisce anche l'ufficializzazione dell'uscita dalla maggioranza di centrosinistra dei Democratici. Ce n'è abbastanza, quindi, per "disorientare" i cittadini. Scontato che Masaracchio, ancora una volta, chiederà al sindaco Maria Battaglia di dimettersi per ridare la parola agli elettori, si attende soprattutto di conoscere la decisione di Bellomo, Monello e Ventura (i due consiglieri di "Acate 2000" passati all'opposizione, ndr), i quali sono stati invitati da Ppi e Ds a fare un passo indietro.
  Al movimento apartitico sarebbero stati offerti la presidenza del Consiglio e qualche delega, ma non la carica di vicesindaco; una condizione inaccettabile, a quanto pare, per Bellomo che non vorrebbe rinunciare ad essere il vice della Battaglia. La coalizione di centrosinistra, comunque andrà a finire, ha perduto i Democratici (in Giunta erano presenti con Emanuele Falconeri, ndr): "Non esistono le condizioni politiche -hanno scritto in un documento- per una nostra partecipazione. Sono stati disattesi i valori che cementavano l'Ulivo in omaggio ad una prassi politica che privilegia il ritorno alle logiche di partito. La nostra presenza -aggiungono- è stata importante, ma complessivamente non siamo riusciti del tutto nei nostri propositi, anche se vanno riconosciuti a quest'amministrazione alcuni meriti".
   L'Asinello, annuncia, infine quale sarà il suo ruolo: "Noi vigileremo o per approvare pubblicamente quegli atti che riterremo consoni agli interessi dei cittadini o per criticare duramente tutto ciò che, secondo noi, dovesse andare contro la Legge 7 nella scelta degli assessori (s'ipotizza la riconferma di qualche dimissionario), i problemi ambientali, il rispetto delle regole e l'immagine di una cittadina pulita e decorosa".


Emanuele Ferrera

Acate,  10-06-2000

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