Macconi o Marina di Acate? Pagina precedente

  Sui cartelli stradali appaiano entrambe le denominazioni, la più antica Macconi, e quella più recente, Marina di Acate. Ma non è una toponomastica in contraddizione perché nella frazione balneare di Acate antico e nuovo convivono davvero. È cresciuta troppo in fretta, in maniera "selvaggia" e disordinata la località di villeggiatura degli acatesi, fra insediamenti serricoli sterminati, con lo stabilimento petrolchimico di Gela che si può quasi toccare con un mano, ma ad una distanza irrisoria dal centro del paese. Appena un quarto d'ora di strada. Facilmente raggiungibile anche dalle province di Caltanissetta e Catania, dall'incrocio della Statale 115, è diventata la meta preferita di Calatini ed Ennesi.
  Sarà per il richiamo degli oltre seicento metri di spiaggia, larghissima e spaziosa, sarà per la qualità della vita, fatto sta che dei tanti problemi irrisolti, della mancanza di strutture e di capacità ricettive, "autoctoni" e "forestieri" fanno spallucce. Non esiste un lungomare degno di questo nome: per avere realizzato una striscia d'asfalto regolarmente erosa dalle mareggiate invernali e l'impianto d'illuminazione, alcuni sindaci hanno dovuto affrontare perfino un processo. I negozi a posto fisso si contano sulle dita di una mano, impèra l'ambulantato, ma in compenso proliferano gli stabilimenti balneari.
  Il vero "cruccio" dei residenti è, però, la sabbia che penetra dappertutto e li costringe a tapparsi in casa quando si alza il vento di ponente: "È un inconveniente inevitabile causato dalla particolare posizione geografica - spiega Pietro Bellomo, ex assessore alle Politiche di Marina di Acate -. Si può solo tamponare con delle barriere antivento e intensificando il servizio di rimozione".
  Gli fa eco uno dei residenti di lungo corso: "Da trent'anni combatto senza risultati contro la sabbia - afferma Saverio Caruso - ma vorrei sottolineare un'altra emergenza: la frazione in inverno è terra di conquista di ladri e malintenzionati. Chiedo, a nome dei residenti, che le forze dell'ordine intensifichino i controlli. I continui furti sono una "tassa" supplementare che noi proprietari siamo costretti a pagare".
  Il trasferimento dei villeggianti avviene alla fine di giugno, ma già le "avanguardie" hanno cominciato i lavori di manutenzione resi necessari dalle incursioni di ladruncoli ed extracomunitari. Quasi impossibile, però, prendere in affitto un appartamento per i mesi di luglio ed agosto. Ed i prezzi sono in linea con quelli delle località più rinomate.


Emanuele Ferrera

Acate,  01-06-2000

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