La crisi dell'amministrazione comunale di centrosinistra si fa sempre più grave. Un altro
assessore ha rimesso il mandato nelle mani del sindaco Maria Battaglia. Questa volta, a
dire basta, è stato Emanuele Falconeri, responsabile delle Politiche Giovanili, Finanze e
Bilancio. Esponente dei Democratici, insegnante di scuola media in congedo, era in carica
dal settembre dello scorso.
Il primo cittadino lo aveva nominato per sostituire il dimissionario
Giovanni Marino, che "si era tirato indietro" assieme a Francesco Lantino,
surrogato da Giovanna Infuso. Che i rapporti fra Falconeri ed alcuni suoi colleghi di
Giunta si fossero incrinati al punto di diventare burrascosi, ad Acate lo sapevano anche
le pietre. La naturale incompatibilità caratteriale e di vedute fra l'ex esponente della
Rete e il vicesindaco Pietro Bellomo, ad esempio, era emersa in concomitanza di alcune
decisioni di Giunta ed "esplosa", ultimamente, nelle delibere riguardanti la
festa di S. Vincenzo.
Falconeri non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, annunciando
soltanto un prossimo pronunciamento del Coordinamento dei Democratici. Sono "due e
mezzo", pertanto, gli assessori che il sindaco Battaglia dovrà sostituire per
ricompattare la coalizione: Maria Giovanna Baglieri,
che deteneva la Pubblica Istruzione, Pietro
Bellomo, che ha rimesso soltanto il Turismo e Spettacolo e conserva vicesindacatura,
Sport e Politiche di Marina di Acate, e, per l'appunto, Falconeri.
Ad ingarbugliare ulteriormente la matassa, ricordiamolo, anche le
dimissioni del capogruppo dell'Ulivo, Salvatore Pepi,
e del vicepresidente Francesco Salemi. Tutto ciò ad appena due anni dall'insediamento
della coalizione di centrosinistra, favorita, come si ricorderà, dal mancato accordo
delle forze del Polo delle Libertà, che pur prevedendo come sarebbe andata a finire, sono
costrette a "piangere" sui propri "errori".