"Non
lo nego, ma quando un amico mi ha riferito che il castello sarebbe stato restaurato
degnamente ho cambiato idea. Il mio non era un no ad Acate ma agli amministratori del
tempo (la Giunta di centrodestra del '94, ndr)".
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A che punto è il trasferimento delle opere?
"In
verità l'operazione è stata momentaneamente sospesa perché è in cantiere una mostra al
museo fiorentino "Marino Marini". Subito dopo, oltre mille lavori partiranno per
Acate. La mia volontà è stata di donare tutto e subito".
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Come ha trovato dopo alcuni anni Acate?
"Sono
rimasto bene impressionato dal restauro del castello, che diventerà un formidabile
richiamo turistico; purtroppo hanno rovinato piazza Libertà."
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Dove va la scultura del Duemila?
"Sicuramente
verso l'astrattismo. In troppi, però, si scoprono scultori presentando in tante
"salse" lo stesso lavoro. Vorrei essere ricordato così come sono stato. Con i
miei difetti e con qualche pregio, se ne ho".