"Il Novantanove è stato un anno tutto sommato positivo, nel Duemila mi auguro
di vedere i frutti dell'intenso lavoro progettuale eseguito nei primi diciotto mesi di
attività amministrativa". È moderatamente soddisfatta, Maria Battaglia, 51 anni,
sindaco di Acate dal 24 maggio '98, mentre verifica giorno dopo giorno come sia difficile
amministrare con le casse semivuote a causa dei mancati trasferimenti dei fondi. Anche
ieri, ad esempio, ha dovuto invitare una donna che le chiedeva un sussidio ad avere
pazienza: "Non poter rispondere sempre di sì o non soddisfare pienamente le esigenze
di tutti i cittadini, ecco quello che mi rattrista. La gente chiede lavoro,
contributi sostanziosi, -spiega- ma siamo bloccati dalla mancanza di risorse
sufficienti".
Che
cosa la tranquillizza, comunque?
"La certezza di avere ascoltato e quasi sempre soddisfatto
i bisogni di tutte le fasce d'età. Abbiamo dedicato maggiore attenzione al verde, agli
spazi attrezzati, agli impianti sportivi, per avere un'Acate più vivibile. C'è ancora
molto da fare per recuperare dal lato igienico le zone periferiche, ma mi rendo conto che
certe abitudini non si cancellano rapidamente".
Che
cosa porterà in dono il Duemila agli acatesi?
"Nel mese di maggio saranno completati i lavori di restauro
del plesso elementare "Neghelli"; continueremo ogni sforzo per completare piazza
Libertà e cercheremo di affrontare anche la questione del macello, magari partendo dalla
riconversione dell'immobile". Le decine di discariche abusive sono uno spettacolo
indecoroso. "Con l'apertura del sito per i materiali inerti il fenomeno si ridurrà,
ma anche la Provincia deve fare la sua parte".
Che
cosa si augura che non avvenga?
"Spero che nel dibattito politico
non siano sparsi più "veleni" e che i cittadini, che hanno diritto a servizi
efficienti, facciano la loro parte quando sono chiamati in causa".