Anche questa volta S. Vincenzo Martire ha fatto il "miracolo". Passata la paura
per l'incidente di sabato, una marea di spettatori ha assistito domenica al gran finale
del Palio ed una moltitudine di devoti si è stretta attorno al simulacro del Protettore
portato in processione dopo la solenne celebrazione eucaristica presideuta dal vescovo di
Ragusa, monsignor Paolo Urso.
Nel pomeriggio, preceduta dalle sfilate del Corteo storico e dei vari gruppi
musicali e folkloristici, si è disputata la giornata finale delle corse,
"rallentata" stavolta soltanto da inconvenienti di poco conto. Alle corse ha
partecipato in perfetta forma Maria Pulvirenti, 26 anni, la fantina di Paternò, che era
caduta rovinosamente assieme al baio "Cips Trin", poi abbattuto.
Nella sfida finale fra "Gratta e Vinci" e "La
Colombiana" l'ha spuntata il primo, un sauro, guidato da Giovanni Sessa, che come da
tradizione ha consegnato simbolicamente a San Vincenzo il vessillo della vittoria. La
festa avrà una "coda" sabato e domenica prossimi con un concerto del pianista
Marco D'Avola e una nuova uscita del simulacro sistemato sul baiardo.