Acate, nomina di consulente nel 'mirino' dell'opposizione Pagina precedente

   

  Non è piaciuto proprio all'opposizione il conferimento di un incarico di consulenza ad una professionista vittoriese. I sei consiglieri della Federazione di Centro contestano con un'interrogazione la scelta del primo cittadino, lasciando intendere anche che si sia trattato di una scelta clientelare.
   "Nel mirino" la realizzazione dello Sportello unico delle attività produttive, che il sindaco Maria Battaglia, con una propria determina, ha assegnato alla dottoressa Chiara Giombarresi, laureata all'Università Bocconi di Milano, che percepirà dodici milioni per sei mesi di lavoro.
   Il capogruppo Catena Cantale ed i colleghi, hanno chiesto, infatti, come mai questo incarico non sia stato dato, invece, "ad uno dei tanti, preparati e capaci giovani acatesi forniti di altrettanto validi titoli di studio e requisiti, utilizzando il metodo trasparente dell'avviso pubblico". Quindi l'interrogativo più forte: "Risponde a verità che l'interessata sia parente di un consigliere comunale di maggioranza?".
    La Federazione di Centro, si stupisce, inoltre, che l'amministrazione comunale di Acate non abbia dato ancora attuazione alla Legge che consente di stipulare contratti privatistici con gli ex-articolisti: "Se risulta a verità la giustificazione della mancanza di fondi (fornita dagli stessi lavoratori, ndr), come mai allora il sindaco riesce a trovarli solo per finanziare l'incarico alla Giombarresi nonché all'esperto presso l'Ufficio Tecnico, per un importo di 4.700.000 mensili?".


Emanuele Ferrera

Acate,  21-12-1999

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