Prosegue la scalata dell'Acate al vertice della classifica del girone C di Promozione. Con
una quaterna ai danni dell'Acicatena la squadra allenata da Paolo Di Dio ha riscattato la
brutta prestazione che le è costata l'uscita dalla Coppa Italia.
Nel primo tempo la prestazione dei biancorossi non è stata, come si
suol dire scintillante, ma nella ripresa le trame di gioco di Raniolo e compagni hanno
strappato applausi a scena aperta. Nei primi venti minuti l'Acicatena si prioietta in area
di rigore dell'Acate e sfiora la rete, in ben due occasioni, con Arcidiacono.
È un calcio di punizione a spianare la strada ai padroni di casa: lo
trasforma al 23° Raniolo, che aggira la barriera con un tiro carico d'effetto. La
reazione degli etnei è tutta in un tentativo di Grasso, deviato in calcio d'angolo da
Taranto. A cinque minuti dal riposo i biancorossi potrebbero raddoppiare, ma Caci, solo
davanti a Conti, gli "spara" sul corpo.
In apertura di ripresa gli ospiti falliscono con Costa la più nitida
opportunità per pareggiare e successivamente, nel giro di un minuto, subiscono altre due
reti. Al 57° Caci conclude con un rasoterra imparabile una lunga galoppata, mentre un
minuto dopo lo stesso centravanti devia di testa un cross dell'ottimo Raniolo. L'Acicatena
tenta ancora, al 62°, d'impensierire Taranto, ma l'ex giocatore del Modica è
insuperabile.
La quarta rete giunge al 70° grazie a Bellino, che porge a Sultano un
pallone difficile da sbagliare. Un grave errore di Cacici, che doveva spingere soltanto la
sfera dentro la porta, non consente all'Acate di portare a cinque il bottino. Francamente,
forse, sarebbero stati troppi.