Tragico bilancio di un incidente sul lavoro in un cantiere edile di Acate. Un operaio è
morto, dopo ventiquattr'ore di agonia ed il suo compagno si è salvato miracolosamente, a
causa dell'improvviso crollo del braccio della gru che stavano finendo di montare.
Ha perso la vita Domenico Bocconi, trent'anni, ha riportato soltanto
escoriazioni, invece, Tommaso Macchiavelli, coetaneo. Sono entrambi palermitani: il primo
risiedeva in via Altofonte 136, l'altro in via Atlante 1. I due, esperti in questo genere
di lavoro, stavano collaudando ad un'altezza di circa venti metri la gru che doveva essere
utilizzata da un'impresa di Agrigento, la Sicedil, incaricata di realizzare in contrada
Fossati dodici alloggi per conto dell' IACP di Ragusa.
Tutto stava procedendo per il verso giusto quando il braccio, sotto
gli occhi dell'appaltatore, ha ceduto di schianto facendo precipitare gli operai che vi
erano appollaiati. Ad avere la peggio il povero Bocconi che è rimasto incastrato sotto la
pesante struttura, mentre Macchiavelli ha avuto un impatto più "morbido" con il
terreno.
Nella terribile caduta, infatti, Bocconi riportava la frattura del
bacino, del cranio ed un trauma cerebrale. Trasportato con un'ambulanza al pronto soccorso
dell'ospedale di Vittoria, lo sfortunato operaio veniva ricoverato successivamente al alla
Rianimazione del "Maggiore" di Modica ed infine con l'Elisoccorso al
"Cannizzaro" di Catania. Ogni tentativo di salvargli la vita è stato inutile
per la gravità delle ferite riportate.
La Procura della Repubblica di Ragusa ha affidato al servizio di
Medicina del Lavoro dell'Usl 7 di Ragusa il compito di indagare sulle cause del sinistro e
su eventuali responsabilità. Si cercherà di risalire al guasto che ha provocato il
crollo del braccio e sarà verificato, soprattutto, il rispetto delle normative sulla
sicurezza.
Un sopralluogo al cantiere, al quale sono stati apposti i sigilli, è
previsto per venerdì.