I giovani impegnati nei progetti socialmente utili hanno iniziato a notificare ai
contribuenti che si presume non siano in regola con l'Ici, l'invito a presentarsi presso
l'Ufficio Tributi per fornire chiarimenti sulla propria posizione. È partita così
l'operazione di controllo relativa agli anni '93, '95, '96, '97, dopo i dati sorprendenti
verificati nei versamenti del 1994.
Sono qualche migliaio i proprietari d'immobili che devono giustificare
in questi giorni, esibendo ai funzionari documenti e ricevute, le cifre versate. Pare che
gli errori commessi nel calcolo della cifra da versare, abbiano determinato per le casse
comunali un ammanco di oltre cento milioni.
Qualche contribuente se la caverà con poche migliaia di lire, ma
risultano anche casi d'evasione totale e continuata del tributo a carico di persone molto
stimate. Professionisti insospettabili, infatti, dovranno pagare, a quanto pare, per
mettersi in regola, anche quindici milioni.
Nell'ufficio di piazza Libertà, intanto, è un andirivieni continuo
di contribuenti preoccupati, che possono scoprire, talvolta, anche di aver pagato più del
dovuto. L'aliquota dell'Ici sulla prima casa è ferma da alcuni anni ad Acate al 4,70 per
mille e lo sarà anche nel 2000. Quella sulle seconde case, invece, è stata fissata di
recente dalla Giunta battaglia al 5,20.