Acate, tassa di occupazione suoli, agricoltori in
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Una tassa "ingiusta e vessatoria" angustia gli agricoltori che tentano di
combattere la siccità. Il consigliere provinciale acatese di Forza Italia, Salvatore
Fracanzino, ha chiesto al senatore degli Azzurri, Riccardo Minardo, di adoperarsi per
modificare un decreto legislativo che sta aggravando la situazione del comparto agricolo.
"Negli ultimi anni si è assistito - spiega Fracanzino - ad un
continuo impoverimento delle falde acquifere o alla drastica riduzione della portata dei
pozzi utilizzati per le irrigazioni. Agli imprenditori non è rimasto altro che attingere
acqua in fondi vicini, attraversando con condotte le strade comunali e provinciali.
Naturalmente hanno dovuto pagare l'occupazione del suolo pubblico. La
tassa, però è diventata così pesante da indurre alcuni ad abbandonare i terreni. Se,
prima dell'entrata in vigore del Decreto 507/93 per una condotta di 457 metri un
agricoltore pagava centododicimila lire, attualmente deve versare oltre un milione.
Nonostante la Provincia abbia applicato la tariffa minima".
"In aree come la nostra, individuata più volte come colpita da calamità e siccità
- aggiunge Fracanzino - tale normativa ha il sapore della beffa". Qual è, allora, la
sua proposta? "Fra i casi di esenzione è doveroso comprendere le aree colpite da
siccità nell'ultimo decennio, destinate ad ospitare condutture idriche al servizio
d'insediamenti agricoli e di filiera, nonché le attività commerciali ed
artigianali".
Emanuele Ferrera
Acate, 07-11-1999 |
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