Acate, auto contro ciclomotore: muore un bracciante agricolo
Nello scontro è rimasta gravemente ferita una quattordicenne
L'investitore è fuggito e viene ora ricercato dai carabinieri
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   Si allunga la scia di sangue sulla provinciale Acate-Dirillo. A distanza di due mesi dall'incidente che costò la vita ad un albanese, nella tarda serata di mercoledì, uno scontro violentissimo fra una Fiat Uno ed uno scooter "Booster" MBK ha spezzato, alla periferia del paese, l'esistenza di un bracciante agricolo di origine palermitana, provocando gravi ferite ad una quattordicenne.
   Il conducente dell'utilitaria, probabilmente un extracomunitario, uscito senza danni dal tremendo urto, si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato. A perdere la vita il serricoltore Francesco Faso, 32 anni, originario di Bagheria ma da alcuni anni residente ad Acate in contrada Canalotti. L'uomo lascia la moglie e due bambini. A salvarsi, miracolosamente, S.P., una ragazza nata e residente a Vittoria, che viaggiava, secondo quanto risulta dai primi accertamenti, sul sellino posteriore dello scooter: ne avrà per quaranta giorni.
   L'incidente è avvenuto intorno alle ventitré, a circa due chilometri e mezzo dal centro abitato, all'altezza di un noto ristorante. Per cause ancora in corso di accertamento lo scooter sarebbe stato tamponato e proiettato su una rete di recinzione finendo la sua corsa a parecchi metri di distanza. I due occupanti non hanno avuto la minima possibilità di evitare il terribile impatto cadendo pesantemente sull'asfalto.
   La coppia, le cui condizioni apparivano disperate, è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale "Guzzardi" di Vittoria, ma l'uomo è spirato durante il tragitto per lo sfondamento della scatola cranica. Alla sua compagna di viaggio i sanitari riscontravano, invece, frattura della clavicola, trauma cranico e cervicale. Nella mattinata di ieri, dopo l'ispezione cadaverica, il corpo dello sfortunato bracciante è stato consegnato ai familiari per le esequie.
   Il reato ipotizzato a carico dell'investitore è, attualmente, quello di omissione di soccorso. I carabinieri indagano per risalire alla sua identità. La strada è stata resa recentemente più sicura dall'amministrazione provinciale, ma presenta curve pericolose che occorre affrontare a velocità moderata.


Emanuele Ferrera

Acate,  24-9-1999

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