Acate, evasione canone idrico
Il comune tenta di "snidare" i numerosi evasori |
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Dopo le "campagne" dei suoi predecessori, Caruso e Masaracchio, anche il
sindaco, Maria Battaglia, prova a "snidare" i numerosi evasori del canone
idrico.
Pare, infatti, che nonostante i pressanti inviti delle precedenti
amministrazioni, ci siano ancora parecchie sacche di "irriducibili", convinti
che il tributo debbano pagarlo sempre i soliti, vale a dire la stragrande maggioranza dei
cittadini onesti. "Per un senso di giustizia nei confronti di quanti abitualmente
pagano le tasse e per evitare un aumento delle stesse -ha fatto scrivere in un manifesto
il sindaco- l'amministrazione intende regolarizzare la situazione relativa alle utenze
idriche esistenti nel territorio comunale".
Gli inadempienti, quindi, vengono ancora una volta invitati a
regolarizzare la propria posizione, ma contemporaneamente avvertiti che sono già in corso
i controlli per eliminare gli allacci abusivi. I "vampiri", che rischiano di
rimanere a secco e di pagare con gli interessi molte annualità non versate nelle casse
comunali, si dividono in diverse categorie: chi non ha mai stipulato il regolare contratto
di fornitura o effettuato la voltura; chi con una sola presa alimenta più appartamenti
favorendo familiari o inquilini; chi fa dell'acqua un uso non consentito. La
"palma" dell'abuso, però, sicuramente, spetta a quanti si sono allacciati
direttamente alla rete idrica "saltando" ogni obbligo.
Emanuele Ferrera
Acate, 06-5-1999 |
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