Acate, passata la "Festa" restano le polemiche. Pagina precedente

   La festa di S. Vincenzo è passata, ma ha lasciato uno spiacevole "carico" di polemiche che non accennano minimamente a sopirsi. Mentre l'opposizione della Federazione di Centro non si pronuncia (pare stia preparando delle interrogazioni) il centro-destra lancia pesanti accuse all'amministrazione comunale.
   Sul dimezzamento del contributo provinciale così si esprime la segreteria di Forza Italia: "L'infortunio occorso a questa amministrazione non è il frutto della superficialità di qualche assessore, ma il risultato della faziosità e di un disegno politico che sono riconducibili all'intera compagine".
   Più duro il Circolo di Alleanza nazionale: "Siamo ritornati ai tempi dell'allegra compagnia che non bada a spese. Si parla di trenta milioni di debiti. Chi li pagherà? Nessuno pensi di poterli prelevare dal bilancio comunale, annullando l'Estate Acatese o il Settembre a Biscari. Quali problemi ha risolto la Pro Loco a fronte del cospicuo contributo ricevuto?".
   L'assessore Bellomo risponde: "Abbiamo coperto onorevolmente gli impegni assunti con tutti i gruppi, avendo raccolto una cifra record. Circa il rapporto con la Provincia si sta cercando di sanare un'incomprensione tendente ad ottenere quanto promesso e garantito".
   An però è pungente e critica il successo del programma: "È perfettamente legittima la rabbia di chi, dopo il successo del Carnevale e di San Vincenzo, cerca di offuscare in ogni modo il diffuso gradimento delle manifestazioni, sfociato in attestazioni pubbliche di ampio riconoscimento -aggiunge Bellomo-. In quanto alle presunte disfunzioni organizzative (fiera) l'assessore al Commercio non ha fatto altro che venire incontro alle necessità della viabilità e alle richieste della parrocchia. Ciò ha liberato via Umberto I -conclude- consentendo una processione senza intralci".


Emanuele Ferrera

Acate, 04-5-1999

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