Acate, brucellosi,
presentato alla biblioteca un opuscolo frutto della collaborazione tra l'Ausl n. 7 e l'amministrazione comunale

da sinistra il direttore generale Francesco Viscuso e il sindaco Maria Battaglia (foto infocittà)Ottenere nel più breve tempo possibile un prodotto sano e una buona gratificazione economica per gli allevatori. Occorre però emarginare gli allevatori che possiedono capi non controllati.
   È questo il messaggio che il caposettore del servizio veterinario dell'Ausl n.7, distretto di Vittoria, Giuseppe Licitra, ha rivolto ad una folta rappresentanza di titolari di aziende zootecniche ovicaprine e bovine, presentando alla biblioteca comunale un opuscolo sulla brucellosi, frutto della collaborazione con l'amministrazione.
   Hanno partecipato (nella foto) il sindaco Maria Battaglia, il direttore generale Francesco Viscuso, i veterinari Salvatore Guastella e Gaetano Farina, l'on. Giovanni Caruano nonché alcuni medici di base. "Ad Acate -ha detto il dott. Farina- la malattia ha colpito persone di ogni età, l'obiettivo dell'iniziativa è quello d'informare i consumatori affinché preferiscano alimenti provenienti da animali non infetti".
   Agli allevatori che si sono lamentati per gli abbattimenti e la lentezza degli indennizzi, l'onorevole Caruano ha detto: "L'eliminazione dei capi malati non è un capriccio ma una necessità imposta dalle leggi del mercato. Bisogna sveltire la pratiche, ma raccogliere anche la sfida della qualità; la strada maestra è l'associazionismo". Nel periodo 1 gennaio-13 aprile '99, su 6576 ovini sottoposti al prelievo di sangue, 901 sono risultati positivi; solo 53 su 1460, invece, i bovini infetti da brucellosi.


Emanuele Ferrera

Acate, 17-4-1999

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