Acate, ritardi per il metano, titolare della ditta indagato


     Il metano tarderà a dare una mano agli acatesi. Anche "per colpa" dei guai giudiziari dell'amministratore unico della Comest, l'impresa con la quale il Comune, lo scorso 26 febbraio aveva stipulato un'apposita convenzione. Il geometra Vincenzo Cavallotti, infatti, è coinvolto nell'operazione "Grande Oriente" e si trova da alcune settimane in stato di custodia cautelare a disposizione dei giudici di Palermo. La Giunta Battaglia, venuta a conoscenza della notizia, ha ritenuto di sospendere in forma "cautelativa ed in autotutela" gli effetti dell'accordo con la Comest, la quale non aveva dato inizio ancora ai lavori. IL "congelamento", è spiegato in una delibera, non ha valore di risoluzione di contratto, non vuole arrecare alcun danno all'impresa e durerà fino al chiarimento della posizione giudiziaria dell'indagato. I sindaci ed amministratori dei centri siciliani interessati alla metanizzazione e che avevano stipulato convenzioni con la ditta palermitana, hanno concordato questa linea comune. Dopo avere constatato l'impossibilità di accedere ai finanziamenti per mancanza di capacità indebitatorie ed essere uscito anche da un consorzio, il Comune era ricorso con successo ai privati.


Emanuele Ferrera

ediz. del  1-12-98