Acate, 'truffarono la Regione' Due condanne, sei assoluzioni

La vicenda è quella riguardante la sistemazione di due torrenti. Nel febbraio del '96 ci furono anche tre arresti I lavori erano stati affidati con una licitazione privata


   Due condanne e sei assoluzioni. Questa la sentenza emessa ieri dal Tribunale di Ragusa (Salvatore Barracca presidente, Michele Palazzolo e Marina Mangosi a latere), dopo tre ore di camera di consiglio, per la vicenda legata alla sistemazione di due torrenti ad Acate che ha visto sul banco degli imputati, a vario titolo otto persone, accusate di abuso d'ufficio, truffa e falso, tre delle quali raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare il 29 febbrario del 1996. I giudici hanno condannato a quattro anni di reclusione e 4 milioni di multa il costruttore agrigentino Alberto Lauricella, 58 anni, titolare della ditta Cogeri e l'ex funzionario dell'assessorato regionale ai Lavori pubblici, Alfio Laudani, 61 anni, di Palermo. Due anni di reclusione e 2 milioni di multa sono stati condonati. Laudani e Lauricella dovranno risarcire l'Assessorato regionale ai Lavori pubblici in altra sede, oltre a dover rimborsare la Regione dei soldi per la costituzione di parte civile: 2 milioni e mezzo. Assolti gli altri sei tra cui l'ingegnere agrigentino Davide Guggino, 51 anni, dipendente della ditta di Lauricella, anch'egli arrestato nel 1996. Il Tribunale di Ragusa ha ritenuto non colpevoli anche Giuseppe Castaldo, 57 anni, di Agrigento, per non avere commesso il fatto come Guggino; l'ex sindaco di Acate, Francesco Raffo, 49 anni, e tre professionisti, incaricati del collaudo, Nicola Milano, 68 anni, nato a Porto Empedocle, residente ad Agrigento; Alfonso Miccichè 69 anni, nato ad Aragona residente ad Agrigento e Giuseppe Grutta, 57 anni, nato a Vita (Trapani) e residente a Palermo perchè il fatto non sussiste. Il Pm, Emanuele Di Quattro, il 22 ottobre scorso aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione per Laudani e Lauricella, a due anni e dieci mesi per Guggino ed a venti mesi per Castaldo. Assoluzione per gli altri quattro imputati. Le opere al centro del procedimento giudiziario riguardano i lavori di sistemazione idraulica di due torrenti: il Fontanelle e il Vampa Lepore, affluenti del fiume Dirillo. Furono affidati, col sistema della licitazione privata, con una delibera della giunta comunale di Acate del 26 giugno 1986, alla ditta Cogeri di Agrigento. L'importo originario era di 2 miliardi e 352 milioni, raddoppiato alla fine dei lavori con due varianti.


S.M.

ediz. del  1-12-98