Acate, la federazione di centro ribadisce di essere alternativa all'Amministrazione dell'Ulivo


   Come promesso, la Federazione di Centro, a guida Cdu, attualmente all'opposizione con sei consiglieri comunali su quindici, trascorsi i sei mesi di tempo, quale periodo di rodaggio concesso all'amministrazione comunale, espressione dell'Ulivo, insediatasi lo scorso mese di maggio, è passata all'attacco smentendo così chi aveva avanzato dubbi su una sua accondiscendenza nei confronti della maggioranza, a causa anche delle numerose delibere approvate recentemente in consiglio all'unanimità. L'attacco massiccio è partito con un documento pubblico e con ben quattro interrogazioni al sindaco. Nel documento i centristi, facendo riferimento alla seduta consiliare del 16 novembre «evidenziano lo scollamento, a loro avviso, esistente tra i vari gruppi che compongono la maggioranza che sostiene il sindaco Maria Battaglia». Ciò sarebbe emerso dalla richiesta di rinvio, formulata in consiglio dal capogruppo dell'Ulivo, Salvatore Pepi, di Rifondazione Comunista, del punto riguardante la nomina dei rappresentanti all'Asi. Come si legge nel documento, infatti, la richiesta di rinvio sarebbe stata giustificata da «sopraggiunti grossi problemi familiari» di uno dei due candidati della maggioranza. «Successivamente, però – continua il documento della Federazione di centro – da alcune dichiarazioni a mezzo stampa, sarebbe emerso che il nulla di fatto era dovuto alla rinuncia dei componenti della Rete e di Rifondazione Comunista i quali ritenevano la nomina all'Asi un tentativo della maggioranza di coinvolgerli in questioni marginali o estranee all'azione amministrativa locale, mentre essi dovrebbero essere chiamati a intervenire soprattutto nelle scelte amministrative sui problemi di Acate». «Ciò – conclude il documento – porta allo scoperto i dissidi da noi pronosticati in campagna elettorale e ora esplosi con largo anticipo». Quello della Federazione di Centro di Acate è uno strano destino. Nel corso del precedente quadriennio, infatti, aveva ricoperto in consiglio il ruolo di opposizione nei confronti di una amministrazione comunale composta da Alleanza nazionale e Forza Italia. Forze politiche, queste, appartenenti, all'epoca, allo stesso schieramento: il Polo delle libertà. Con le amministrative dello scorso mese di maggio la Federazione si è ritrovata, per una sola manciata di voti di differenza, nuovamente all'opposizione, questa volta però nei confronti di una maggioranza dell'Ulivo. Ma ancora una volta il destino è stato beffardo e a distanza di pochi mesi con l'adesione del Cdu all'Udr e con l'ingresso di quest'ultimo nella maggioranza di governo di centrosinistra, si è ritrovata nuovamente a essere opposizione di forze politiche in teoria sue alleate. Il capogruppo consiliare, Catia Cantale, fuga però ogni possibile dubbio su una eventuale alleanza «forzata» con l'Ulivo. «Noi – ha infatti dichiarato – in consiglio comunale continueremo a fare opposizione come Federazione di Centro perché sotto questa sigla siamo stati eletti e quindi riteniamo di dover essere coerenti con il mandato elettorale ricevuto». «Fuori dal consiglio – continua – invece saremo Udr, ma questa è una scelta politica che non interferirà con l'attività amministrativa». Sulla stessa linea d'onda le dichiarazioni provenienti dal fronte dell'Ulivo. «A livello amministrativo non ci possono essere automatismi – tiene a precisare il vice sindaco Pietro Bellomo –. Alle amministrative di maggio noi ci siamo presentati con un nostro programma e con una nostra squadra e le scelte elettorali sono state fatte sulla base di questi elementi».


Salvatore Cultraro
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ediz. del  27-11-98