La vicenda personale di San Vincenzo, certamente leggendaria, più accreditata
dalla tradizione popolare, afferma che era figlio unico d'un Re turco o musulmano d'Asia.
La pietosa madre, che si era tacitamente convertita al Cristianesimo, lo fece battezzare
ed istruire da una balia cristiana all'insaputa del marito.
Vincenzo, diventato adulto, si arruolò nell'esercito cristiano della Prima
Crociata. Il padre, conosciuto il fatto, lo cercò ovunque, finché un giorno, mentre il
giovane riposava all'ombra di una palma, lo riconobbe e lo colpì a morte con la
scimitarra alla guancia destra.
Il canto del poeta locale Carlo Addario e la presenza del monogramma di Cristo
sulla veste, all'altezza del petto, hanno contribuito a cementare nel tempo, fra i devoti,
la convinzione che il corpo appartenga ad un Martire Crociato, ma non risulta da nessuna
parte che qualcuno di essi sia stato santificato.
I vestimenti e i simboli del Martirio attestano, in ogni caso, che fu cavaliere di
Cristo e difensore strenuo della fede.
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